Fortuna e Mito di Raffaello in Umbria

Fino al 16 gennaio 2022 il Museo Civico di Palazzo della Penna a Perugia ospita la mostra “Fortuna e Mito di Raffaello in Umbria“, organizzata dal Comune di Perugia e curata da Francesco Federico Mancini, docente di storia dell’arte moderna dell’Ateneo di Perugia.
La mostra è un omaggio al grande artista, che nella città umbra si formò accanto a Pietro Vannucci, “il Perugino“, e ripercorre fortuna e mito dell’Urbinate attraverso dipinti, incisioni, disegni e ceramiche.

Perugia celebra Raffaello

La mostra è inserita nelle Celebrazioni Nazionali per il quinto centenario della morte di Raffaello, fa parte del più ampio percorso cittadino “Perugia celebra Raffaello” e del ricco programma “Raffaello in Umbria” coordinato dal Comitato organizzatore regionale.
L’Umbria, infatti conserva, indelebili, le tracce della straordinaria vicenda artistica del maestro marchigiano.

Raffaello e l’Umbria

Secondo le prime biografie, Raffaello, appena sedicenne, fu mandato dal padre ad apprendere l’arte della pittura presso Pietro Vannucci detto “il Perugino”, allora attivo tra Firenze e Perugia.
Probabilmente grazie al Perugino Raffaello raggiunse i territori umbri e, in particolare, Città di Castello e Perugia dove, tra 1499 e 1505, realizza alcune delle sue opere più importanti.
Molte di queste hanno lasciato il territorio umbro e oggi le ritroviamo ad ornare i musei di tutto il mondo come il Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra, la Pinacoteca di Brera a Milano o la Galleria Borghese a Roma.
In Umbria, invece, è ancora possibile ammirare il Gonfalone della Santissima Trinità nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello (1502) e l’affresco rappresentante la Trinità e i Santi nella cappella di San Severo a Perugia (1505).

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